| L'ultimo Imperatore Pu Yi
Aisin Gioro Pu Yi (Pechino, 7 febbraio 1906 – Pechino, 17 ottobre 1967) fu l'ultimo imperatore della Cina.
Aisin-Gioro Puyi, (爱新觉罗 溥仪, Aixinjueluo Puyi) o Henry Puyi, salì al trono con il titolo imperiale di Xuantong. Fu scelto e incoronato nel 1908, all'età di due anni, come successore dell’ imperatore Guangxu, suo zio, e regnò per quattro anni.
A seguito del moto rivoluzionario diretto da Sun Yat-sen fu firmata, in suo nome, la proclamazione della repubblica, il 12 febbraio 1912; gli venne tuttavia concesso di abitare nella Città Proibita a Pechino dove era la sede imperiale, in cui conservò alcune prerogative, incluso il titolo di imperatore.
Ebbe come precettore il docente scozzese Reginald Fleming Johnston.
Nel luglio 1917, col tentativo di restaurare l'impero compiuto dal generale Zhang Xun, durante la presidenza di Li Yuanhong, fu nuovamente posto sul trono, su cui rimase solo nominalmente per dodici giorni.
Nel 1924, quando le truppe del Kuomintang occuparono Pechino, Pu Yi si rifugiò prima nella residenza del padre e poi nella legazione nipponica di Pechino e in quella di Tientsin.
Quando i giapponesi invasero la Cina settentrionale occupando la Manciuria nel 1931 e cambiandole il nome in Manchukuo, su quel trono fu posto proprio Pu Yi, in quanto ultimo discendente della dinastia mancese, prima come Capo dell'Esecutivo il 28 febbraio 1932 e poi, il 1 marzo 1934, come Imperatore con il nome di regno di Kangde.
Dopo l'abdicazione avvenuta il 15 agosto 1945, Puyi tentò la fuga in Giappone per arrendersi agli Americani, ma venne fermato dall'Armata Rossa sulla pista dell'aeroporto di Shenyang (17 agosto 1945): fu fatto prigioniero dai sovietici ed internato in una località nei pressi di Khabarovsk in URSS. Il 16 agosto del 1946 testimonierà al Processo di Tokyo. Consegnato ai cinesi il 31 luglio 1950, poco dopo la presa del potere da parte dei comunisti, fu dai suoi compatrioti internato in un istituto di rieducazione per "criminali di guerra" a Fushun (città vicino a Shenyang, Nord-est della Cina). Nel 1959 venne liberato.
A seguito della scarcerazione, l'ex-imperatore della dinastia Qing visse a Pechino quale funzionario del comitato per la collezione e la classificazione del materiale storico e come giardiniere annesso al Giardino Botanico di Pechino. Si risposò il 30 aprile 1962 con Li Shuxian, infermiera.
Puyi morì di cancro alla prostata all'Union Hospital di Pechino alle 2.30 del 17 ottobre 1967. Le sue ceneri vennero tumulate nel Cimitero Monumentale di Babaoshan (Pechino) per poi essere trasferite nel 1999 in un piccolo mausoleo nel complesso dei Mausolei Qing Occidentali (清西陵), nella provincia dell'Hebei.
Gran Cordone dell'Ordine del Crisantemo
Le sue memorie sono raccolte nel'autobiografia "我的前半生" (Wode qianban sheng, ovvero la prima metà della mia vita), tradotta in italiano con il titolo di Sono stato imperatore (Bompiani, 1987). il libro ha ispirato il film di Bernardo Bertolucci L'ultimo imperatore, in cui Pu Yi è impersonato da John Lone.
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